Nella mattinata di Sabato 25 Aprile ha avuto luogo a Loreto, presso la “Casa di Spiritualità Terra dei Fioretti” un incontro aperto a tutte le realtà religiose presenti sul suolo marchigiano.
Presenti anche molti religiosi della nostra diocesi.
In occasione dell’anno dedicato alla vita consacrata indetto da Papa Francesco, gli organismi del CISM-USMI e della Pastorale giovanile e vocazionale regionale hanno pensato bene di organizzare questo momento di confronto tra i vari carismi religiosi che animano la vita cristiana della nostra regione.
La mattinata si è aperta con un momento di preghiera, presieduto da Don Luciano Paolucci Bedini, rettore del Pontificio Seminario Regionale Pio XI di Ancona, ed animato da alcuni seminaristi e frati in formazione.
È seguita poi una tavola rotonda guidata da Don Francesco Pierpaoli, in qualità di moderatore che ha sollecitato i convenuti ad esprimere i propri punti di vista su alcuni punti salienti della vita religiosa.
Sono emersi motivi di gioia e speranza, accanto alle perplessità e alle preoccupazioni su alcuni nodi cruciali, ma anche molte testimonianze e spaccati di vita concreta che hanno aiutato i presenti a capire meglio il proprio percorso e ad interrogarsi su nuove strategie di comunione.
Ad esprimere il proprio parere su alcuni punti ed a rispondere ad alcuni quesiti, sono stati chiamati Don Luciano, in qualità di responsabile della pastorale vocazionale regionale, Padre Ferdinando Campana assieme a Suor Anna Maria Vissani, responsabili del CISM-USMI.
La giornata si è conclusa poi con un momento di fraternità per salutarsi e conoscersi personalmente e progettare assieme alcune attività per il futuro.
Una giornata sicuramente feconda, vista la concentrazione di realtà così diverse e spesso così vicine, ma che troppo spesso non sono conosciute ai più o non in dialogo tra loro, perché ciascuna è presa dalle molteplici ed onerose attività peculiari.
Di sicuro questo momento è servito per rilanciare la collaborazione e la comunione tra enti, istituti e famiglie religiose che costituiscono la vitalità della realtà ecclesiale marchigiana.
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