MILANO – “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Vogliamo iniziare con il sottofondo della parata delle Mascotte il nostro racconto sull’EXPO, iniziato la scorsa settimana. Una vera e propria esclusiva per la nostra testata. Un’immersione nell’alimentazione e nelle curiosità di 137 Paesi del nostro Mondo, nonché un occasione per vedere da vicino Organizzazioni Internazionali e importanti aziende del Nostro Paese e del Nostro Mondo.
Un decumano lungo 1500 metri abbraccia i Padiglioni. Qualsiasi sia il tema, dalla tecnologia all’architettura, passando per i trasporti, assistere ad un esposizione universale è sempre una grande emozione. Grande sarà l’occasione per l’Italia e per Milano che ospiterà l’evento presso l’area adiacente alla nuova fiera (sezione nord-ovest della città) fino al 31 ottobre.
Un’esposizione immensa, cui consigliamo vivamente il pernottamento per ammirarla in tutto il suo splendore. Consigliamo anche l’uso dei mezzi pubblici per il “visitatore fai da te”, grazie ad una miriade di treni e alla linea M1 della metro meneghina.
Come detto, un’esposizione immensa, in cui ogni giorno alberga una moltitudine di eventi. Ci troviamo allo padiglione del Corriere della Sera con Beppe Servegnini che spiega ad una scolaresca lombarda i padiglioni più belli dell’Expo e anche le difficoltà legate alla raggiungibilità dell’area espositiva. Come nella magnificenza di un’opera manzoniana, compare a sorpresa un illustre ospite, trattasi del Sindaco di Roma Ignazio Marino, diretto al Padiglione Italia, lo abbiamo raggiunto ai nostri microfoni.
“Un’ottima organizzazione, Giuliano Pisapia ha fatto un ottimo lavoro”, cosi a caldo il Sindaco di Roma ai nostri microfoni.
Ammirando in una sola giornata l’Expo, è impossibile visitare tutti i padiglioni, alcuni di questi davvero notevoli come il padiglione zero, casa dell’ONU e delle sue esperienze in tema di nutrizione, il parco della biodiversità e le aree dedicate ai cluster, senza dimenticare il padiglione Italia in cui il nostro Paese si presenta in tutta la sua bellezza e la sua identità. Sicuramente quello più atteso con ore e ore di fila, sullo sfondo delle scintillanti fontane dell’albero della vita, che il Direttore Artistico del Padiglione Marco Balich lo ha riadattato in una grandiosa costruzione a metà tra monumento, scultura, installazione, edificio, opera d’arte che oltre al Rinascimento rimanda a simbologie più complesse e comuni a numerose culture.
Tra le tante curiosità dei Padiglioni ecco la Francia, con il suo labirinto-giardino che riproduce tre paesaggi agricoli e la grande grotta con prodotti tipici e utensili da cucina; il Messico con un’immersione nel mondo della cucina messicana e nel calore della sua gente, in cui ogni visitatore si identifica con un prodotto agricolo del Paese in un padiglione a forma di Pannocchia; le tre sfere dell’Azerbaijan riguardanti i paesaggi, i climi e le culture tradizionali e dell’innovazione. Molto bello anche il padiglione del Kazakistan che nel 2017 ospiterà ad Astana il suo Expo. Un itinerario in cui il visitatore potrà scoprire la storia del Paese attraverso immagini di sabbia colorata, vedere gli storioni del Caspio e un video in 3D in cui si può ammirare l’ “energia del futuro”, slogan di Expo 2017.
Tantissimi padiglioni meritevoli di visita e luoghi dove si può scoprire l’identità e il rapporto con il cibo del nostro pianeta, purtroppo tutt’altro che univoco. La prossima settimana pubblicheremo il servizio sul Padiglione della Santa Sede, in attesa del national day in programma l’11 giugno.
Questo è EXPO Milano 2015, “Nutrire il Pianeta, energia per la Vita”.
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