Di Giuseppe Mariucci

MONTELPARO – Suggestivo e coinvolgente lo scorso fine settimana a Montelparo!

Al centro dei festeggiamenti era la bella e particolare Chiesa Agreste di Santa Maria in Camurano sita in aperta campagna a circa due chilometri dal paese. Sulla sua importanza storica e circa i suoi contenuti artistici abbiamo ampiamente trattato in vari articoli precedenti. Oggi vogliamo riferire su quanto hanno organizzato, per perpetrare un’usanza centenaria, i “contradaioli” di questa bella parte di Montelparo!

Il Priore-Parroco della Parrocchia di San Michele Arcangelo, padre Agostino Maiolini, ha preparato nei minimi particolari la parte religiosa.

Una Santa Messa è stata officiata, nella Chiesa di San Gregorio Magno, nel tardo pomeriggio di sabato 5 settembre. La chiesa era stracolma. Tutti notavano sull’altare, a fianco del Priore, un ragazzo sconosciuto ai più. Era naturale chiedersi chi questi fosse! E qui la sorpresa positiva. Si trattava del seminarista Albanese ODISE LAZRI stretto parente di una famiglia da qualche tempo stabilitasi a Montelparo. E la sua storia è presto spiegata! Studia presso i Salesiani ed è in partenza per Israele, dove completerà gli studi teologici per poi essere ordinato sacerdote.

In un clima mistico e surreale (considerata l’ora che andava verso l’imbrunire) creato dalle preghiere, dai canti e dalla decine e decine di candele che rischiaravano il cammino, i due chilometri che separavano il centro abitato di Montelparo e il Santuario di Santa Maria in Camurano sono stati percorsi quasi senza accorgersene!

Qui, una volta sistematisi tutti i fedeli che riempivano (in un bellissimo colpo d’occhio) tutti i posti disponibili, Padre Agostino si produceva, come oramai ci ha abituati, in un’affascinante riflessione sulla Madonna, Madre di Dio e Madre Nostra, quale affidataria delle sorti del Mondo e della sua pace. Affermava, tra l’altro, che Lei ci riconcilierà con Dio e ci farà sentire la nostra fratellanza.

Con le preghiere di rito egli congedava i fedeli dando loro appuntamento al giorno successivo: quello dedicato alle offerte delle “canestrelle” alla Madonna.

Fuori dalla Chiesa poi, e fino a notte inoltrata, i bravissimi “festaroli” e “contradaioli”, guidati dal capo-contrada Pierino Tempestilli, davano inizio, non senza la sottolineatura musicale di Loris e i suoi amici di una volta, alla cena conviviale con eccezionali e stuzzicanti piatti di carne alla brace.

Al mattino, già dalle prime ore, iniziava il via vai di quelli che, appassionati di pesce fritto, iniziavano fin dalla colazione a consumare questa specialità.

Quindi l’avvenimento centrale di tutta la festa: la rievocazione storica dell’offerta delle “canestrelle” alla Madonna di Santa Maria in Camurano! Qui è avvenuto, anche quest’anno e ancora una volta, ciò che da centinaia di anni si ripete: le offerte dei prodotti dei nostri campi alla Madonna che si venera in una delle Chiese rurali più importanti e artisticamente dotata delle nostre zone! I bambini, che indossavano riproduzioni di vestiti d’epoca, hanno recato alla Madonna ognuno, nei propri cestini, frutta, grano, ortaggi, fiori coloratissimi e variopinti e altro ancora! Il Priore-Parroco di San Michele Arcangelo di Montelparo, padre Agostino Maiolini, ha accolto la processione, che si era formata e che era guidata, rigorosamente, dal suonatore di organetto (Lino Passamonti) con tutti questi bambini e i loro familiari, all’ingresso della chiesa. Le offerte, sempre in processione questa volta all’interno del Santuario guidata dal sacerdote, sono state deposte con devozione sotto l’altare centrale. I canti della Corale Petrocchini di Montelparo hanno accompagnato la cerimonia. La festa continuava, fino a che il buio non aveva il sopravvento, con musica, canti, giochi e, ovviamente, ….specialità gastronomiche!

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