Di Floriana Palestini
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È stata inaugurata nella mattinata di sabato 24 ottobre la nuova sede della CNA Picena, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Il vescovo mons. Carlo Bresciani ha impartito la benedizione e il taglio del nastro, eseguito dal presidente Luigi Passeretti e dal direttore Francesco Balloni della CNA Picena, ha visto la partecipazione di molte autorità tra cui il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari, il presidente della provincia di Ascoli Piceno Paolo D’Erasmo, il presidente della Camera di Commercio Gino Sabbatini nonché presidente di CNA Marche, il dirigente della prefettura Federico Piscitelli, il capitano di fregata dott. Olivetti, il consigliere regionale Fabio Urbinati, la presidente Fidimpresa Sabina Carminati e infine la proprietaria dell’immobile.
«Questa è la casa dell’impresa: siete voi i padroni di casa – ha esordito il presidente Passeretti salutando i presenti -. Una sede così bella la meritate, per il lavoro e i sacrifici che fate ogni giorno».
Il vescovo Carlo ha poi rinnovato i saluti e gli auguri per tutti i dirigenti e i dipendenti della CNA: «Sono convinto che siano molteplici i modi con cui possiamo promuovere lo sviluppo e la dignità delle persone.
Una realtà come può essere la Caritas interviene in situazioni di emergenza, sostenendo la famiglia o l’individuo nelle difficoltà.
Tutto ciò che sostiene la promozione del lavoro, la capacità di creare ingegno, di sviluppare intelligenza e creatività umana è positivo anche nella visione cristiana dell’uomo.
A volte la vita comporta anche l’affrontare ponderatamente il futuro rischiando, perché non sempre sappiamo cosa esso ci riservi; perciò tutto quanto coopera nelle varie realtà, quella dell’artigianato, quella istituzionale o quella politica, come quella degli enti di finanziamento e quant’altro, è assolutamente positiva.
L’auspicio è che tutto questo diventi una cooperazione con un’attenzione particolare alla problematica del promuovere il lavoro dei giovani, impegnandoci noi più anziani a fornire loro la capacità di affrontare le situazioni difficili».
0 commenti