MONTALTO DELLE MARCHE – Nella serata di Sabato sette novembre, dalle ore 21:15, nella Basilica Concattedrale di Montalto, ci sarà un interessante evento di riflessione in canto dedicato ai Caduti della Grande Guerra, nell’importante Anniversario centenario del suo inizio, nel secolo scorso. Promotore e organizzatore della manifestazione canora, come già numerose altre volte, il locale Coro La Cordata, magistralmente diretto dalla competente mano del Maestro Patrizio Paci, che, insieme con il Coro ospite, offrirà ai presenti un alto momento di meditazione di quella che fu la Guerra delle guerre, attraverso l’immane sacrificio delle vite di troppi uomini, molto spesso giovanissimi.
Tutto questo anche in prossimità dell’annuale ricorrenza del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, celebrata proprio il quattro novembre.
Ospite della serata sarà il prestigioso Coro Sibilla, di Macerata, attivo dal 1976 e che conta ad oggi circa trenta elementi.
Nato sotto l’egida del C.A.I. di Macerata, si ispira alla coralità alpina e deve la sua impronta all’opera sapiente e appassionata del compianto Maestro Don Fernando Morresi, che lo animò e diresse fino alla prematura scomparsa avvenuta nel 1988. Prende il nome dal più evocativo e “magico” dei monti che fanno parte del gruppo dei Monti Sibillini e che allo stesso dà il nome, il Monte Sibilla. Attualmente è invece diretto dal Maestro Fabiano Pippa. Formato da un gruppo di amici eterogeneo per età e professioni ma unito dalla passione per il canto popolare e di montagna, il Coro ha nel proprio repertorio canti sia tradizionali che moderni, sia anonimi che d’autore; è impegnato poi nella ricerca della qualità, attraverso un sempre maggiore rigore e l’inserimento nel proprio repertorio tradizionale di nuovi brani tratti dalla riscoperta di canti popolari della nostra tradizione orale nonché novità musicali derivanti dall’incontro con generi e stili diversi. Nel 2011 è stato riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali quale “Coro di Interesse Nazionale”. Il canto popolare e di montagna viene coltivato e proposto dai due Cori in quanto capace di interpretare e trasmettere valori ed emozioni che appartengono alla parte migliore della vita e della storia dell’uomo, anche nell’occasione della Memoria che vi invitiamo a partecipare.
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