SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’istituto “Augusto Capriotti” promuove ormai da diversi anni l’incontro degli alunni dell’Istituto Tecnico del settore Economico e del Liceo Linguistico con L’Unione delle Camere Penali, organizzazione con più di 10000 avvocati penalisti associati che promuove, attraverso iniziative culturali e politiche, la conoscenza, la diffusione e la tutela dei principi fondamentali del diritto penale e del giusto ed equo processo.
Il Capriotti da sempre riserva uno spazio importante ai temi della legalità, del sistema costituzionale, della giustizia e, soprattutto, dei diritti umani, permettendo alle studentesse e agli studenti di partecipare a incontri formativi con professionisti di comprovata esperienza nel settore giuridico. Gli alunni delle classi quarte e quinte hanno avuto l’occasione di partecipare all’incontro con due avvocati della Camera Penale “Ugo Palermi” di Ascoli Piceno, l’Avv. Meri Cossignani e l’Avv. Enrica Piergallini, durante il quale sono stati trattati e approfonditi diversi temi quali il sistema legale, la presunzione di innocenza, la tutela dei diritti umani, l’uguaglianza della legge e il fondamentale ruolo rieducativo del carcere.
Nel corso degli incontri, organizzati dalle Funzioni Strumentali Area 2, prof.sse Maria Donata Cecere e Sabrina Proietti, gli alunni hanno avuto la possibilità di simulare un processo: dividendosi in tre gruppi e ricoprendo rispettivamente i ruoli di giudice, Pubblico Ministero e Difensore, hanno compreso le regole alla base di un giusto processo penale, l’importanza dell’equa difesa e del diritto di ogni cittadino di difendersi attraverso figure giuridiche competenti che hanno il dovere di tutelare i loro diritti.
L’Avv. Cossignani e l’Avv. Piergallini sono, quindi, riuscite a diffondere un messaggio di tale rilevanza attraverso un’attività stimolante e coinvolgente, riservando, al termine dell’incontro, un ultimo intervento per ribadire e sottolineare l’importanza del rispetto dei diritti dei carcerati e del valore rieducativo del sistema carcerario: esso ha un ruolo fondamentale nella nostra società che però deve essere garante di equità e giustizia. Il percorso riabilitativo del carcere, infatti, non deve risultare violento o punitivo, ma al contrario deve configurarsi come un processo rieducativo che consenta il reinserimento sociale del detenuto attraverso specifici progetti di istruzione e formazione.
Così commenta il Dirigente Scolastico, prof. Enrico Piasini: “Lo studio della Costituzione è il perno dell’insegnamento trasversale di Educazione Civica. Fondamentale per i nostri alunni è la partecipazione a un incontro formativo come questo che ha consentito loro di riflettere sul valore del nostro sistema giuridico e, in particolare, sull’Art. 27 e sulle criticità tuttora vigenti nella sua totale attuazione”.
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